REPORT DEI PRESIDI CONTRO 5G E SMART CITY A OLTRESSENDA ALTA E BIANZANO (BG)

A maggio 2018 sono stati selezionati 120 piccoli comuni italiani per la sperimentazione della Rete 5G alla totale insaputa degli abitanti. 

Tra questi troviamo i comuni bergamaschi di Oltressenda Alta (Valle del torrente Ogna) e Bianzano (tra la Valle Seriana e la Val Cavallina) in cui verranno installati nuovi ripetitori per l’irradiazione del segnale 5G firmati Telecom Italia, Vodafone e Iliad che si prefiggono di rendere operativa l’infrastruttura entro il 2022.

Così – nel silenzio – sotto la bandiera della generosità tecnologica, i piccoli paesi diventano campo di prova – e quindi di avvio – del futuro “Smart” che vorrebbero propinarci e gli abitanti involontari oggetti di sperimentazione ad alte frequenze.

Radiazioni elettromagnetiche, antenne, telecamere e sensori andranno a ridisegnare anche i territori montani sottolineando quanto la rete 5G sia espressione di un sistema pervasivo e assolutistico.

 

Report dei presidi contro la Rete5G e i progetti di Smart City ad Oltressenda Alta e Bianzano:

Rocce spolverate di neve, silenzio ovattato e la calma cadenza di due piccoli paesi di montagna.

Lo striscione “Smart City e 5G: controllo, biometria, tumori e radiazioni” aleggia nell’abbraccio delle Alpi Orobie e si affaccia sui pendii della valle che si intrecciano ai piedi della montagna.

Ad Oltressenda Alta nessuno sa niente. Gli abitanti non sono stati informati di essere soggetti di una sperimentazione già in corso, della svendita dei territori e delle centinaia di antenne che verranno installate a breve. Lo Stato ha già venduto i lotti di frequenza e ora Vodafone, Telecom Italia e Iliad hanno il patrocinio statale per imporre radiazioni e controllo ai nasolinensi e ai vicini bianzanesi.

Il volantinaggio va bene e le persone si fermano a parlare con noi reagendo con interesse e voglia di mettersi in campo per informarsi e capire cosa sta succedendo.

Tra la chiesa e il comune abbiamo modo di conoscerci, guardarci in volto e prenderci il tempo per parlare insieme di cos’è la Rete 5G, quali implicazioni comporta e con che modalità viene imposta dall’alto.

Osserviamo che in un piccolo comune di 170 abitanti, solo nella piazza centrale ci sono 4 telecamere.

A piccole dosi ci si abitua a questa normalità scandita da fotogrammi e registrazioni.

Nel primo pomeriggio ci spostiamo verso Bianzano, passando per altri piccoli paesi e silenziose aree boschive.

E’ il paese più piccolo della valle, 600 abitanti circa, e il suo borgo medievale si affaccia sul Lago d’Endine più in basso.

Riusciamo a volantinare lasciando i nostri volantini in tutto il paese scambiando qualche informazione con chi incrociamo sulla strada.

Nella Sala della Comunità troviamo un momento per confrontarci con alcuni abitanti e qui la situazione è diversa. L’informazione (non ufficiale) della sperimentazione è girata, qualcuno si è informato e già se ne parla con disappunto.

C’è già chi è contrario e rifiuta l’imposizione di scegliere sulla vita propria e di tutti. La rete 5G non la vogliono né lì né altrove. Questo trattamento non dev’essere riservato a nessuno.

Non tutti hanno internet e non tutti hanno voluto adeguarsi al telefonino ma la retorica della “generosità tecnologica” per installare la rete 5G qui non funziona, anzi, c’è voglia di mettersi in campo, informarsi e fermare questa corsa alla digitalizzazione dei territori e dei corpi tutti.

 

Il tecnototalitarismo con i suoi apparati cerca di mettere le radici negli ambienti montani e geograficamente solitari attuando una strategia differente rispetto alla classica tendenza di utilizzare le città come polo di sviluppo di progetti pilota da poi imporre su tutto il territorio, ma utilizzando piccoli paesi isolati a bassa densità abitativa per attuare sperimentazioni di ingegneria sociale nel silenzio totale.

Poca risonanza, lontananza e poca opposizione (almeno così s’immaginano) sono gli elementi per mettere in campo progetti strategici per lo sviluppo di ambienti “smart” e sorvegliati in cui gli abitanti si trasformano in mere pedine di una SimCity a cielo aperto.

 

FERMIAMO I PROGETTI PER LA RETE 5G A OLTRESSENDA ALTA E BIANZANO

NO ALLA RETE 5G NE’ QUI NE’ ALTROVE

I CORPI E I TERRITORI SONO INDISPONIBILI

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Spazio di documentazione La Piralide
www.lapiralide.noblogs.org  –  avvelenate@anche.no
Collettivo Resistenze al Nanomondo
Rete 5G Fermiamola ora!