5G: QUALCUNO STA DECIDENDO PER NOI!

5G: QUALCUNO STA DECIDENDO PER NOI!

La rete 5G non ha niente a che vedere con le attuali reti in uso. Il fitto raggio di microonde millimetriche e lo strato di radiazioni elettromagnetiche a cui saremo esposti non avrà precedenti ed aumenterà in modo esponenziale. Sarà impossibile sfuggirne: sia nelle città che nelle campagne saremo sottoposti 24 ore su 24, 365 giorni l’anno a livelli di radiazioni centinaia di volte superiori rispetto a quelli esistenti oggi.

Le onde elettromagnetiche sono cancerogene e provocano danni a livello genetico, riproduttivo, neurologico, il tutto aggravato dall’elevato numero di dispositivi, sensori e impianti in continua trasmissione tra loro. Nel concreto, la rete 5G necessiterà di nuovi ripetitori molto più potenti dei precedenti con una vicinanza uno dall’altro di non più di 100 metri o anche meno a seconda del luogo. Una nuova tecnologia di così ampia portata, con conseguenze così definitive, è già tra noi e si sta diffondendo in ogni parte d’Italia con l’installazione di migliaia di antenne 5G.

Fino adesso ci siamo sentiti dire che i ripetitori della telefonia mobile a causa della loro nocività dovevano stare a una certa distanza di sicurezza dalle scuole e dai bambini per il fatto di essere particolarmente vulnerabili ai campi elettromagnetici. Oggi la necessità delle stesse compagnie telefoniche baratta nuovi smartphone e nuove tecnologie con la nostra salute, ed il risultato è la distruzione di ogni nostra autonomia di decisione su qualsiasi cosa, dove l’unica scelta possibile sarà tra digitare Google e le App cittadine. In tutto questo processo per il quale nessuno ha chiesto il nostro parere, dove ogni spazio viene distrutto in chiave tecnologica, la dimensione sociale viene schiacciata, ci si richiama a questa solo per annientarla definitivamente sotto i colpi di innovazioni lontane dai reali bisogni delle persone.

La propaganda 5G ci mostra nuovi smartphone velocissimi, operazioni chirurgiche realizzate a distanza da innovativi chirurghi e smart city iperconnesse.

La realtà è ben diversa: la sanità è sempre più in mano a compagnie farmaceutiche private, mentre negli ospedali si muore per un batterio o per mancanza di personale. Le città sono sempre più in mano alle varie mafiopoli della gentrificazione, il ponte Morandi e il Parking Fara insegnano molto a riguardo. Con la 5G non solo saremo dei consumatori informati e spiati all’istante ma saremo trasformati in merce, con tutti i nostri dati digitalizzati e in rete che saranno saccheggiati, gestiti e usati dalle più svariate compagnie.

Non restiamo passivi di fronte a tutto questo. L’infrastruttura che ci circonderà non potrà più essere ritirata indietro una volta immessa. Politici e tecnoscienziati ci fanno desiderare la “città intelligente” spacciandola come soluzione alla crisi ecologica da loro stessi prodotta.

Come siamo allontanati sempre più da un vero potere sulle nostre vite, con gli algoritmi di Amazon che ci guidano nelle nostre scelte, la città “intelligente” ci priverà del nostro libero arbitrio in maniera insidiosa. Nessun obbligo imporrà lo smartphone 5G ma di fatto si sta creando un contesto in cui non solo sarà impossibile farne a meno ma nel frattempo sarà diventato anche desiderabile.

A maggio 2018 sono stati selezionati 120 piccoli comuni italiani per la sperimentazione della Rete 5G alla totale insaputa degli abitanti.

Tra questi troviamo i comuni bergamaschi di Oltressenda Alta (Valle del torrente Ogna) e Bianzano (tra la Valle Seriana e la Val Cavallina) in cui verranno installati nuovi ripetitori per l’irradiazione del segnale 5G firmati Telecom Italia, Vodafone e Iliad che si prefiggono di rendere operativa l’infrastruttura entro il 2022.

Così – nel silenzio – sotto la bandierina della generosità tecnologica, i piccoli paesi diventano campo di prova – e quindi di avvio – del futuro “Smart” che vorrebbero propinarci e gli abitanti involontari oggetti di sperimentazione ad alte frequenze.

Radiazioni elettromagnetiche, antenne, telecamere e sensori andranno a ridisegnare anche i territori montani sottolineando quanto la rete 5G sia espressione di un sistema pervasivo e assolutistico.

Fermiamo ogni progetto di 5G e Smart City!

Che gli spazi tornino ad essere sociali e non occupati da antenne, sensori e “intelligenze” artificiali. 

Spazio di documentazione La Piralide

via del galgario 11/13 Bergamo – avvelenate@anche.no

Collettivo Resistenze al nanomondo

www.resistenzealnanomondo.org

Rete 5G fermiamola ora!

facebook.it/rete5gfermiamolaora